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Recensione: La Casa con la Scala nel Buio

Torno finalmente qui, dopo un pò di tempo speso altrove, e lo faccio con una recensione sotto braccio, per farmi perdonare dell'assenza. Lo so che tanto non mi legge nessuno. Non che ci sia molto da leggere qui, ne soo ben conscio... ma quando vedo che la gente perde tempo a rincoglionirsi davanti alla tivù mi dico che sarebbe spreco minore venire a leggere il mio blogghe... Ok, sono un inguaribile ottimista (!!!), e mi piace credere che la gente sia più intelligente di quel che è, anche se i fatti mi dicono il contrario... anyway, torniamo al nostro film...

L'ultimo grido che ho sentito era effettivamente il mio... quando ho urlato improperi beceri e cafoni in direzione dello schermo del pc.
La Casa con la Scala nel Buio, il cui titolo originale è La Scala con la Casa nel Buio, è una produzione italiana, (s)conosciuta oltremare col titolo fuorviante di "A Blade in the Dark"... ora io mi chiedo: ma come fa un titolo del genere ad essere conosciuto oltremare? Se non ce lo siamo cagati neanche noi, figurarsi i non italioti... e non parliamo della traduzione del titolo, che è meglio... parliamo piuttosto della trama, se così possiamo chiamarla.
La trama è abbastanza banale: un musicista impegnato nella creazione della colonna sonora di un horror, si ritrova invischiato in una serie di omicidi.
Ora, non per fare il saputello del cazzo, che dice a tutti cosa è giusto e cosa è sbagliato, ma provate ad immedesimarvi un attimo nella situazione: siete l'unico(?) inquilino di una casa enorme. Sentite dei suoni, ed indagando scoprite che una puttanella si è infiltrata nell'abitazione e si è nascosta in un armadio, e la prima cosa che fate è... flirtare con la tipa che palesemente cerca un pisello? o chiamate la polizia per far portare via la scema, non prima di averle sparato due schiaffoni in quel viso tonto?
Inoltre, all'improvvisa sparizione della mentecatta, ovviamente la prima reazione è... riprendere a lavorare come se niente fosse? o forse vi dareste più preoccupazioni per capire chi cazzo è la tipa che vi è appena entrata in casa?
Questo è soltanto un esempio della mentalità del nostro protagonista, tale Andrea Occhipinti, che per tutto il resto della pellicola si barcamena nel ruolo, tra l'altro senza particolare impegno.

La storia procede a ritmi serrati, battuta su battuta, veloce ed pressante, ed è difficile stare dietro al cambio di scena... no. Mi piacerebbe dirvi che è così, perchè sarebbe un punto a favore di una pellicola orrida. Ed invece tutta la vicenda si trascina, lenta ed inesorabile come la morte per vecchiaia, per tutti i 100 minuti che costituiscono questo pachiderma cinematografico.

Inutile dire che questa struttura a matrioska film-dentro-al-film non regge granchè, anche se fortunatamente ci viene risparmiato lo scontatissimo finale nel quale anche tutta la vicenda non è altro che un film.
Non so, ora come ora non mi viene in mente altro senza spoilerarvi la trama... sapete, la tecnica di ottundimento mentale by Mediaset funziona sempre (cit.), e vista l'ora direi pure che me ne vado a nanna...
A presto guys!

2 commenti:

Maroc ha detto...

"...flirtare con la tipa che palesemente cerca un pisello? o chiamate la polizia per far portare via la scema, non prima di averle sparato due schiaffoni in quel viso tonto?"

OVVIAMENTE flirtare con la tipa.

Dopo Mission Marijuana, garantisco che questo film è un capolavoro. Seppur breve, il combattimento finale regala grandi emozioni.

Unknown ha detto...

Si vabbè, su una scala da uno a macchetelodicoafà, questo film prende un ottimo voto... restano però palesi le stupidaggini di cui è disseminata la pellicola :D

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